Cila Roma

Cila a Roma è il portale per eccellenza del disbrigo pratiche urbanistiche a Roma e Provincia, contattaci subito per una consulenza o un preventivo gratuito!!

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Certificato destinazione urbanistica ROMA

In questo articolo vedremo cosa è il certificato destinazione urbanistica Roma, ovvero quel certificato contenente le informazioni urbanistiche di un determinato immobile.

Certificato destinazione urbanistica Roma tutte le informazioni necessarie

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CERTIFICATO DESTINAZIONE URBANISTICA ROMA

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I Certificati di Destinazione Urbanistica documentano le destinazioni d’uso dei suoli previste dal vigente Piano Regolatore della Città di Roma approvato con Delibera di Consiglio Comunale n° 18 del 12/02/2008 e da eventuali altri Strumenti Urbanistici adottati o approvati, nonché i vincoli discendenti da Leggi sopra ordinate.

CERTIFICATO DESTINAZIONE URBANISTICA

Il comma 2 dell’art. 30 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 stabilisce che:

“Gli atti tra vivi, sia in forma pubblica sia in forma privata, aventi ad oggetto trasferimento o costituzione o scioglimento della comunione di diritti reali relativi a terreni sono nulli e non possono essere stipulati né trascritti nei pubblici registri immobiliari ove agli atti stessi non sia allegato il certificato di destinazione urbanistica contenente le prescrizioni urbanistiche riguardanti l’area interessata. Le disposizioni di cui al presente comma non si applicano quando i terreni costituiscano pertinenze di edifici censiti nel Nuovo Catasto Edilizio Urbano, purché la superficie complessiva dell’area di pertinenza medesima sia inferiore a 5.000 metri quadrati”

Come si richiede il certificato di destinazione urbanistica a Roma

I moduli per la richiesta dei Certificati di Destinazione Urbanistica sono reperibili:

  1. in formato cartaceo presso “L’UFFICIO INFORMAZIONI” nell’orario di apertura al Pubblico nei giorni di Lunedì e Giovedì, ore 8:30 – 12:30, ubicato al Piano Terra del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica sito in Viale della Civiltà del Lavoro 10.
  2. in formato digitale attraverso il portale di Roma Capitale comune.roma.it

L’utente, dopo aver compilato il modulo della Richiesta di Certificato di Destinazione Urbanistica in tutte le sue parti, potrà presentare la richiesta;

  1. Presso l’ufficio protocollo del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica;
  1. Invio tramite Poste Italiane a:

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE E ATTUAZIONE URBANISTICA

Direzione Edilizia

U.O. Coordinamento Permessi di costruire e vigilanza

Ufficio Certificazioni Urbanistiche

Viale della Civiltà del Lavoro n° 10

00144 Roma

Il modulo di richiesta del certificato di destinazione urbanistica

Il modulo deve contenere le generalità del richiedente (Nome, Cognome, Codice Fiscale, Residenza, Recapito telefonico) e la sua qualità di avente titolo alla richiesta. Qualora si tratti di Ente o Società con personalità giuridica, i dati sopra indicati devono riferirsi al titolare o al legale rappresentante, e devono inoltre essere indicate le generalità dell’Ente o della Società (Denominazione sociale, codice fiscale, sede).

Chi può richiedere la destinazione urbanistica a Roma

Il certificato può essere richiesta da:

  • persona fisica
  • società
  • ente titolare del diritto reale sull’immobile (proprietario, usufruttuario, amministratore, procuratore, notaio).

Come si compila il modulo per richiedere il certificato di destinazione urbanistica

Di seguito una mini guida non esaustiva alla compilazione del modulo di richiesta:

  1. Inserire i dati relativi all’immobile per il quale viene richiesto il certificato per un massimo di 7 particelle contigue, ai sensi della D.A.C. 11/2015;
  2. Barrare la causale oggetto della richiesta del Certificato;
  3. Allegare la documentazione obbligatoria richiesta al fine della procedibilità dell’atto amministrativo;
  4. da Allegare copia dell’avvenuto pagamento dei diritti di segreteria;
  5. Applicare marca da bollo, ove richiesta.

Quanto costa richiedere il certificato di destinazione urbanistica al dipartimento a Roma

Sono dovuti per il rilascio del Certificato di Destinazione Urbanistica:

  • di € 100,00 per i diritti di segreteria:
  • 16,00 per l’imposta di bollo da applicare sulla richiesta;
  • di € 16,00 per l’imposta di bollo da applicare sul Certificato;

Quanto costa richiedere il certificato storico di destinazione urbanistica a Roma

  • di € 150,00 per i diritti di segreteria:
  • 16,00 per l’imposta di bollo da applicare sulla richiesta;
  • di € 16,00 per l’imposta di bollo da applicare sul Certificato;

La Certificazione Urbanistica ad uso successione, uso accertamento di valore e nei casi di procedimento penale è esente dall’imposta di bollo e pertanto non deve essere corrisposta.

Cosa bisogna allegare al modulo di richiesta del certificato CDU a Roma

Al modulo di richiesta del certificato di destinazione urbanistica vanno allegati:

  1. n. 1 (Una) copia del modulo richiesta;
  2. n. 1 (Una) copia Estratto di mappa catastale in formato A4 con evidenziate in rosso le particelle
    interessate.
  3. Qualora le particelle non siano desumibili sul Sistema informativo dell’Agenzia del Territorio, sarà necessario
    presentare copia della Variazione catastale e dell’avvenuto deposito, al fine del rilascio del C.D.U.;
  4. una copia del documento di identità del SOGGETTO LEGITTIMATO;
  5. Copia avvenuto pagamento Diritti di Segreteria ai sensi D.A.C. 11/2015 C.D.U. € 100,00.

Quanto tempi ci vuole per ricevere il certificato di destinazione urbanistica a Roma

Il Certificato di Destinazione Urbanistica è rilasciato nel termine di trenta giorni alla presentazione della richiesta. In caso di mancato rilascio del Certificato nel termine indicato, il comma 4 dell’art. 30 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 prescrive che:

“… esso può essere sostituito da una dichiarazione dell’alienante o di uno dei condividenti attestante l’avvenuta presentazione della domanda, nonché la destinazione urbanistica dei terreni secondo gli strumenti urbanistici vigenti o adottati, ovvero l’inesistenza di questi ovvero la prescrizione, da parte dello strumento urbanistico generale approvato, di strumenti attuativi.”

Approfondimenti alla CILA:

Appronfondimenti per le modifiche catastali:

  • errori catastali come vanno corretti
  • planimetria comunale diversa da quella comunale
  • variazione per planimetria mancate
  • la variazione catastale per diversa distribuzione spazi interni

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COSTO CILA ROMA: COSTI E INFORMAZIONI GENERALI SULLA COMUNICAZIONE INIZIO LAVORI ASSEVERATA

In questo articolo cercheremo di rispondere alle domande più comuni che sorgono quando si ha la necessità di richiedere una CILA per iniziare i propri lavori, Ovvero:

Cercheremo di rispondere a tutte queste domande nel modo più accurato possibile, Siamo molto professionali e ti ricordiamo che, se vuoi un COSTO CILA preciso, puoi contattarci in qualsiasi momento, compilando il form sottostante, inviando un’email, o CHIAMANDOCI direttamente, saremo sempre a tua disposizione e contenti di risponderti:

    Quanto costa Cila Roma?

    Quello di cui hai bisogno è sapere il costo cila Roma. E per questo hai consultato vari tecnici abilitati alla comunicazione della pratica CILA presso il comune di Roma. Come avrai visto o immaginato, i costi sono molto variabili. Come ogni pratica nell’edilizia, e per dare un COSTO PRECISO c’è la necessità di interfacciarsi con il cliente e, molto spesso, di effettuare un sopralluogo dell’abitazione che sarà soggetta a CILA.

    Quello che possiamo dire per cercare di rispondere alla domanda “COSTO CILA ROMA” è, che il costo della CILA è composto principalmente da due voci:

    • Diritti di segreteria pretesi dal Comune (Comune di Roma nel nostro caso)
    • Costi richiesti dal tecnico abilitato, ed incaricato, a presentare la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata (CILA) che potrà essere un geometra, architetto o ingegnere.

    Per tutti e due gli aspetti, i costi possono essere più o meno variabili. Ad esempio, per i diritti di segreteria richiesti dal comune, si varia da 0 euro per alcuni comuni, fino ad oltre 200 euro per altri (come nel caso del comune di Roma).

    Per quanto riguarda il costo CILA Roma richiesto dal professionista incaricato, si parte da 500 euro fino a superare, avvolte, i 1500. Noi di cila-a-roma.com , essendo incentrati sulle pratiche edilizie, riusciamo a mantenere costi bassi per la compilazione delle pratiche. CONTATTACI GRATUITAMENTE PER SAPERE I NOSTRI COSTI.

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      Come aprire la Cila Roma?

      E’ obbligatorio presentare la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata, esclusivamente in via telematica  attraverso una piattaforma denominata SUET ( SPORTELLO UNICO EDILIZIA TELEMATICO) raggiungibile dal sito del comune di Roma. Grazie al SUET si ha la possibilità di presentare le istanze necessarie con il progetto, la relazione tecnica e compilare il modello delle dichiarazioni per qualsiasi intervento edilizio.

      Dal SUET è anche possibile monitorare lo stato della richiesta dando modo agli uffici di verificare quanto trasmesso dal cittadino e dal professionista agevolando e semplificando tutti i procedimenti per l’istruttoria. Diamo ora alcune direttive direttamente dal sito del comune di Roma:

      Per accedere al SUET è necessario identificarsi al portale di Roma Capitale attraverso la procedura descritta al link Identificazione al Portale.   Per operare con il SUET  è necessario dotarsi di strumenti software per la lettura di file in formato pdf.  Inoltre,i tecnici dovranno accreditarsi come “professionisti” al SUET attraverso l’apposita funzionalità del menu. Il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, previa verifica dei requisiti, abiliterà il tecnico a operare sulla piattaforma SUET.

      Quanto costa fare una variazione al catasto?

      Dopo la CILA và presentato il fine lavori e la variazione catastale. Questa pratica và consegnata all’Agenzia delle Entrate nella provincia dove risiede l’immobile. Ci sono casi in cui è obbligatorio effettuare una variazione catastale dell’immobile successivamente ad un progetto di ristrutturazione edilizia. E’ obbligatorio nel caso di modifiche murarie presentare la denuncia di variazione al Catasto contestualmente alla fine dei lavori fatti tramite la CILA al SUET.

      Per maggiori chiarimenti riguardo alla variazione catastale dopo CILA ROMA, ti consigliamo di leggere il nostro articolo:

      Variazione catastale ROMA con cila-a-roma.com

      La variazione catastale Roma è quella pratica edilizia che puo’ essere richiesta da parte dei cittadini (proprietari di immobili o delegati) verso gli uffici del Catasto e tramite un tecnico. Con la quale è possibile ottenere la variazione dello stato di un immobile. Necessaria in varie situazioni come ad esempio la vendita dell’immobile.

      I dati catastali di ogni immobile possono essere aggiornati e/o modificati grazie al software DOCFA. Un software a disposizione dei tecnici per la compilazione dei documenti tecnici catastali e la presentazione agli Uffici provinciali – Territorio del modello di “Accertamento della Proprietà Immobiliare Urbana”.

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        Quanto costa una Cila per un bagno?

        Uno dei lavori principali per i quali è obbligatorio richiedere la CILA è senza dubbio quello della ristrutturazione dei bagni, Per la ristrutturazione del bagno è compresa una vasta categoria di interventi, fra cui:
        • la sostituzione di pezzi igienici, pavimenti e rivestimenti esistenti
        •un cambio della vasca con un piano doccia o viceversa
        • il completo rifacimento degli impianti
        • la sostituzione di qualche tratto di tubazione
        • la tinteggiatura di pareti e soffitto ….

        La CILA per ristrutturazione del bagno è una pratica molto richiesta, per questo abbiamo scritto un articolo apposito che puoi leggere direttamente da qui —–>> COSTO CILA ROMA PER RISTRUTTURAZIONE DEL BAGNO

        Nell’articolo troverai anche informazioni utili per quanto riguarda le detrazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione e rifacimento bagno, ovviamente sempre previa presentazione della CILA.

        Quali documenti servono per la Cila?

        Alcuni dei documenti che servono per la CILA ROMA sono:

        1. Atto di proprietà;
        2. Titolo abilitativo dell’opera (condono e/o progetto);
        3. Documentazione catastale (visura e planimetria);
        4. Relazione e Progetto pre e dopo la valutazione iniziale sempre a firma di un tecnico abilitato;
        5. DURC

        A seconda del comune in cui ci si trova, e della situazione urbanistica dell’immobile, potrebbero essere richiesti anche altri documenti.

        Per finire l’articolo mettiamo un video esplicativo preso dal web, dove potrai vedere altre informazioni su CILA ROMA e COSTO CILA ROMA.

          Articoli utili di CILA A ROMA:

          cila a roma variazione catastale

          Variazione catastale ROMA

          COSA E’ LA VARIAZIONE CATASTALE

          La variazione catastale Roma è quella pratica edilizia che puo’ essere richiesta da parte dei cittadini (proprietari di immobili o delegati) verso gli uffici del Catasto e tramite un tecnico. Con la quale è possibile ottenere la variazione dello stato di un immobile. Necessaria in varie situazioni come ad esempio la vendita dell’immobile.

          I dati catastali di ogni immobile possono essere aggiornati e/o modificati grazie al software DOCFA. Un software a disposizione dei tecnici per la compilazione dei documenti tecnici catastali e la presentazione agli Uffici provinciali – Territorio del modello di “Accertamento della Proprietà Immobiliare Urbana”.

          La variazione catastale va appunto, presentata all’Agenzia del Territorio. La variazione catastale DOCFA risulta utile, se non necessaria nei casi di modifiche interne degli appartamenti oppure per correggere, ad esempio, la planimetria. Se stai cercando dove fare la Variazione Catastale puoi contattarci subito compilando il modulo sottostante:

            QUANDO E’ RICHIESTA LA VARIAZIONE CATASTALE

            La variazione catastale è richiesta principalmente quando sono state effettuate modifiche in un immobile. Casi di esempio sono ristrutturazione degli interni, ampliamento o un frazionamento. Come accennato prima puo’ anche essere richiesta in caso di regolarizzazioni e sanatorie prima di effettuare un contratto di vendita o di affitto di un immobile. Vediamo meglio alcuni dei casi in cui sarà necessario richiedere una variazione catastale. Ricordando sempre che essa è necessaria in tutte quelle condizioni in cui non c’è conformità fra i dati dell’immobile al catasto ed il reale stato di fatto degli edifici.

            1. Per ottenere la conformità catastale prima di un rogito grazie alla presentazione di pratiche in sanatoria. (vedi anche CILA in SANATORIA)
            2. Opere di modifica della distribuzione di un appartamento.
            3. Frazionamento o fusione di unità immobiliari.
            4. Cambio di destinazione d’uso.
            5. Ampliamento
            6. Creazione di nuove superfici
            7. Modifica della toponomastica come indirizzo, nome del proprietario o altri dati presenti nella visura.
            8. Per lavori interni ad unità abitative, dopo aver precedentemente presentato una CILA.

            VARIAZIONE CATASTALE ROMA ALLA FINE DEI LAVORI

            Una volta finiti i lavori di ristrutturazione, si hanno 30 giorni di tempo per completare l’iter di variazione catastale e relativo aggiornamento planimetrico. Cosa importante, è di presentare la variazione catastale Roma prima del collaudo e prima del certificato di fine lavori.

            Se te o i proprietari prima di te non avete presentato una variazione catastale nei tempi previsti, ovvero entro la fine dei lavori, dovrai richiedere al tuo tecnico comunque un’ aggiornamento catastale che, a seconda della situazione dell’immobile, portà essere soggetto ad una sanzione per il mancato aggiornamento catastale. E’ possibile quindi presentare un aggiornamento catastale anche se i lavori sono stati conclusi in passato e non era stato fatto una variazione catastale ROMA.

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            Richiesta aggiornamento planimetrico con cila-a-roma.com

            VARIAZIONE CATASTALE ROMA: SPORTELLO UNICO EDILIZIA (SUET)

            La variazione catastale, va presentata presso il comune di competenza, nel nostro caso comune di Roma.

            La sezione dedicata alla presentazione delle pratiche edilizie è appunto il SUET, da cui è possibile richiedere la “denuncia di variazione catastale” per completare la “comunicazione di collaudo e fine lavori” e archiviare la pratica.

            Il SUET “consente ai professionisti di compilare e sottoscrivere la propria relazione tecnica nonché di monitorare, insieme al cittadino che ha presentato l’istanza, tutto l’iter del processo istruttorio fino al suo esito e inoltrare tutte le successive comunicazioni previste dalla normativa in materia.” E’ concepito anche per dare supporto ai dipendenti dell’Amministrazione capitolina e a quelli degli Enti esterni a Roma Capitale, secondo le specifiche competenze, nell’istruire le pratiche, esprimere pareri o verificare le istanze ricevute.

            Il SUET è inoltre lo sportello telematico utilizzato da tecnici e proprietari per la presentazione delle pratiche edilizie CILA nel Comune di Roma.

            VARIAZIONE CATASTALE ROMA: COSA è LA RASTERIZZAZIONE PLANIMETRICA

            Quando devi richiedere la variazione catastale, ma la planimetria del tuo edificio è solo in modalità cartacea, per rasterizzazione planimetrica si intende la procedura che permette di inserire nella Banca dell’archivio telematico dell’Agenzia delle Entrate la planimetria di un immobile.L ‘acquisizione delle immagini viene effettuata in bianco e nero o colori(in casi specifici) , tramite l’ausilio di strumenti di scannerizzazione delle vecchie piantine cartacee in formato non superiore ad A0.

            Qual’ora la planimetria catastale non fosse rilasciabile tramite il portale telematico o presso l’ufficio di competenza, si dovrà presentare (tramite il software tecnico DOCFA) la causale specifica di presentazione di planimetria mancante.

            VARIAZIONE CATASTLE ROMA: COSA FARE E COME RICHIEDERLA

            Il proprietario dell’immobile dovrà presentare al tecnico il proprio documento d’identità e tutti gli estremi dell’atto di provenienza e l’ultimo titolo abilitativo, autorizzazione o comunicazione (DIA, SCIA, CILA) con cui sono stati effettuati i lavori (documenti utili a verificare la conformità urbanistica). Il proprietario docrà inoltre firmare il DOCFA prima della presentazione.

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              Permesso per ristrutturare casa Cila a Roma

              Permesso per ristrutturare casa Cila a Roma, sei in procinto di iniziare i lavori di ristrutturazione edilizia e ti stai domandando quale permesso serve per ristrutturare casa a Roma? Non tutti sanno che prima di iniziare i lavori in un appartamento bisogna presentare una CILA al Comune di Roma che si intende ristrutturare casa.

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              La cila e la comunicazione inizio lavori asseverata ed è il titolo che occorre presentare al comune di Roma per iniziare la ristrutturazione dell’appartamento, che nello specifico prevede la realizzazione di opere di manutenzione straordinaria e ordinaria.

              Nel caso in cui gli interventi sono riconducibili nelle opere di manutenzione ordinaria non occorre la presentazione della Cila al Comune ma bensì basterà una semplice comunicazione del proprietario dell’immobile ma non è obbligatoria.

              Per presentare la cila occorre incaricare un tecnico progettista delle opere architettoniche. Il costo della cila a Roma prevede oltre alla parcella del tecnico anche il pagamento dei diritti istruttori pari ad euro 251,24. A seguito della pratica cila per manutenzione straordinaria va presentata sempre la nuova planimetria al catasto con le modifiche apportate durante la ristrutturazione, che va allegata alla comunicazione di fine lavori.

              Indichiamo di seguito un elenco non esaustivo degli interventi che in edilizia necessitano di cila:

              • opere di manutenzione straordinaria con spostamento di tramezzi interni;
              • Apertura di vani porta che non riguardano murature portanti;
              • Demolizione di tramezzi;
              • rifacimento dell’impianto elettrico;
              • ristrutturazione del bagno con rinnovamento dell’impianto idraulico;
              • creazione di nuovi tramezzi o murature eventuale frazionamento;
              • costruzione dell’angolo cottura all’interno del soggiorno.

              Permesso per ristrutturare casa Cila a Roma come si presenta?

              Prima del maggio 2016 le pratiche cila venivano presentate, attraverso apposito modulo corredato da tutta la documentazione in allegato, presso gli sportelli tecnici dei vari municipi nel comune di Roma. Dalla data del 16 maggio 2016 lo stesso comune introduceva l’obbligo di invio telematico delle pratiche cil e cila attraverso la piattaforma SUET (sportello unico telematico per l’edilizia)Accolta da noi tecnici con giustificato  entusiasmo dopo anni di file ed intoppi vari.

              Hai bisogno di presentare il permesso per ristrutturare casa: Cila a Roma?

              Per evitare di sbagliare e vanificare la tua detrazione fiscale è sempre meglio di affidarsi ad un tecnico prima di iniziare qualsiasi tipo di lavoro di ristrutturazione in quanto solo un professionista saprà indirizzarvi sulla giusta procedura.

              Prevenire è meglio che curare.

              Permesso per ristrutturare casa Cila a Roma perché presentarla?

              In caso di vendita o di surroga del mutuo di un appartamento con difformità, il rischio è di vanificare l’atto amministrativo con tutte le conseguenze del caso, in quanto non si dispone della conformità urbanistica e catastale .

              Oltre alla non conformità dell’immobile, se si viene sorpresi ad effettuare dei lavori senza regolare permesso per ristrutturare casa Cila Roma si è passibili sanzioni, con obbligo di presentare la cila entro pochi giorni dal dall’atto di accertamento.

              Se ti trovi nella condizione di aver già terminato i lavori in casa senza aver presentato nessun titolo autorizzativo al comune, puoi sanarli presentando una pratica edilizia a sanatoria. Le pratiche edilizie a sanatoria sono strumenti urbanistici utili per sistemare alcune opere edili in assenza del permesso comunale, ma non sempre è possibile presentare l’autorizzazione tardiva dei lavori, perché magari le opere che si è deciso di fare potrebbero essere non fattibili dal punto di vista urbanistico.

              CILA in sanatoria la pratica edilizia che regolarizza la ristrutturazione fatta in casa

              I lavori interni di una casa mai comunicati al comune si sanano presentando la cila in sanatoria, con il protocollo della comunicazione tardiva all’ufficio tecnico del comune si regolarizza la ristrutturazione interna dal punto di vista urbanistico. Ovviamente essendo una pratica edilizia in sanatoria prevede per la presentazione il pagamento di una sanzione amministrativa, fissata per ora ad €1000,00. La pratica di cila in sanatoria per essere regolare deve contenere alcuni allegati obbligatori, tra cui:

              • grafici di progetto ante e post operam
              • relazione tecnica asseverata da un tecnico abilitato geometra, architetto o ingegnere
              • pagamento dei diritti di istruttoria comunale (es.Comune di Roma € 251,24, Comune di Pomezia € 200,00)

              Il presupposto per la presentazione della cila a sanatoria è il rispetto dei requisiti igienico sanitari e dei regolamenti edilizi comunali vigenti.

              La cila in corso d’opera per poter usufruire delle detrazioni fiscali

              Se non hai ancora presentato la il permesso per ristrutturare casa Cila a Roma e vuoi usufruire delle detrazioni fiscali per la tua ristrutturazione, prima di rinunciare a questa opportunità, devi sapere che sei ancora in tempo per presentare una cila in corso d’opera. Basterà apporre la giusta data di inizio lavori e spuntare la casistica specifica per le opere già iniziate, purtroppo dovrai pagare un terzo della sanzione amministrativa che è un terzo della sanzione nazionale (circa 333,00 euro).

              Permesso per ristrutturare casa Cila a Roma quando la variazione catastale?

              Se i lavori che avete effettuato con la cila riguardavano lo spostamento di porte e tramezzature interne è necessario prima della chiusura della cila presentare l’aggiornamento della variazione catastale all’Ade entro e non oltre trenta giorni dalla comunicazione di fine lavori.

              Nel caso contrario se l’intervento non altera la distribuzione interna non è necessario presentare l’atto di aggiornamento al catasto ma bensì basterà presentare una autodichiarazione che gli interventi non hanno comportato modifiche interne.

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              Cila a Roma

              Comunicazione Inizio Lavori Asseverata

              Benvenuto caro lettore sul portale di Cila a Roma se sei passato di qui molto probabilmente hai la necessità di scegliere un tecnico di fiducia al quale affidare la pratica cila per l’inizio dei lavori o più semplicemente ti stai documentando sull’argomento. Per info. e preventivo gratuito e senza alcun impegno non esitare a contattarci prontocila@gmail.com.

              Chiaramente questo è un articolo di natura informativo e promozionale, spero di esserti d’aiuto e di chiarirti al meglio tutti i tuoi dubbi, cercherò di trattare la materia Cila a Roma su tutto ciò che c’è da sapere sulla comunicazione di inizio lavori asseverata e come sempre lettori, siamo a vostra disposizione per un consulto gratuito e se avete curiosità visitate anche la nostra pagina Facebook, per rimanere sempre aggiornati con il Portale.

              Costi amministrativi della Cila Roma:

              Titolo edilizio Quando va presentato? Costi al Comune
              di Roma:
              Sanzione
              Amministrativa
              Cila Per lavori da iniziare251,24 €NO
              cila in corso d’opera Per lavori già iniziati in corso d’opera 251,24 €SI (333,00 €)
              cila in sanatoria Per lavori conclusi effettuati senza titolo edilizio251,24 €SI (1000,00 €)

              INDICE:

              1. CHE COS’E’ la cila a Roma?
              2. CILA A ROMA: in quali casi va presentata?
              3. Cila e la manutenzione straordinaria
              4. Quali documenti occorrono?
              5. Reversale CILA Roma, informazioni e modalità di pagamento
              6. COME COMPILARE E PRESENTARE LA CILA A ROMA?
              7. COSA PRESENTARE A FINE LAVORI?
              8. Quanto costa la cila a Roma?
              9. Perché è necessario il collaudo del direttore dei lavori nella pratica Cila a Roma?

              La nostra offerta per la pratica Cila a Roma 

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              Cila-a-roma.com è il portale a Roma specializzato in pratiche

              urbanistiche e catastali.

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              Che cos’è la Cila a Roma?

              preventivo cila roma
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              La Cila è l’acronimo di  “Comunicazione Inizio Lavori Asseverata” introdotta a partire dal 2010 con la Legge n. 73/2010, una vera rivoluzione per i procedimenti amministrativi, rappresenta uno degli strumenti urbanistici più rilevanti e presenti in Italia.

              Le radici della Cila nascono, sotto un diverso nome, con la legge n.47/85 che, all’art.26 identifica il titolo come “opere interne”, obbligava chi intendesse compiere opere interne a fabbricati a fare una “relazione a firma di un professionista abilitato che asseveri le opere da compiersi”.

              Chiaramente da allora la pubblica amministrazione ha fatto notevoli progressi, un constante perfezionarsi delle istruttorie urbanistiche, informatizzando il tutto per un maggiore controllo e meno errori di compilazione e dimenticanze da parte dei professionisti, ne consegue una migliore diligenza sul lavoro.

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              Come già anticipato la Comunicazione Cila a Roma ai tempi di oggi è uno strumento estremamente potente che serve alla Pubblica Amministrazione per compiere il ruolo di vigilanza sull’attività edilizia che si svolge sul proprio territorio.

              Mediante la presentazione della pratica cila a Roma oggi si può ristrutturare il proprio appartamento, presentando in via telematica tramite il portale Suet (sportello unico per l’edilizia telematico) l’istanza completa di tutti gli allegati previsti per legge.

              Si possono effettuare gli interventi edilizi subito all’atto della presentazione senza attendere il silenzio assenso dei 30 giorni e particolari tempi autorizzativi.

              Youtube – Cila a Roma

              Se stai cercando un Geometra a Roma per la presentazione della pratica cila a Roma sei nel posto giusto! contattaci subito per un preventivo gratuito prontocila@gmail.com.

              CILA A ROMA: in quali casi va presentata?

              La domanda più frequente che i nostri clienti ci rivolge è: “quando va presentata la cila?” Per uno non addetto ai lavori risulta molto più impegnativo comprendere le dinamiche urbanistiche. Incominciamo nel dire che la bibbia delle pratiche tecniche è il Dpr 380/2001 (testo unico dell’edilizia); Rimandiamo all’Art. 6-bis del predetto Dpr, che recita:

              Art. 6-bis. Interventi subordinati a comunicazione di inizio lavori asseverata
              (articolo introdotto dall’art. 3 del d.lgs. n. 222 del 2016)

              1. Gli interventi non riconducibili all’elenco di cui agli articoli 6, 10 e 22, sono realizzabili previa comunicazione, anche per via telematica, dell’inizio dei lavori da parte dell’interessato all’amministrazione competente, fatte salve le prescrizioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente, e comunque nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e, in particolare, delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di quelle relative all’efficienza energetica, di tutela dal rischio idrogeologico, nonché delle disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.

              Dunque la difficoltà sta nel capire quando va presentata la cila, prima di tutto occorre comprendere la distinzione tra gli interventi riconducibili in manutenzione ordinaria o manutenzione straordinaria, per l’appunto si rimanda al Dpr 380/01, precisamente Art. 3 (definizione degli interventi edilizi):

              Art. 3 (L) – Definizioni degli interventi edilizi
              1. Ai fini del presente testo unico si intendono per:
              a) “interventi di manutenzione ordinaria”, gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti;
              b) “interventi di manutenzione straordinaria”, le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti urbanisticamente rilevanti delle destinazioni d’uso implicanti incremento del carico urbanistico. Nell’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere anche se comportanti la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso. Nell’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria sono comprese anche le modifiche ai prospetti degli edifici legittimamente realizzati necessarie per mantenere o acquisire l’agibilità dell’edificio ovvero per l’accesso allo stesso, che non pregiudichino il decoro architettonico dell’edificio, purché l’intervento risulti conforme alla vigente disciplina urbanistica ed edilizia e non abbia ad oggetto immobili sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;

              In linea generale è possibile affermare che quando si modifica la distribuzione degli ambienti interni con la demolizione e la ricostruzione di nuove tramezzature (vale anche per una spalletta o per uno spostamento o apertura di un vano porta) si ricade in manutenzione straordinaria e occorre presentare una cila a Roma.

              Quando invece parliamo di interventi più marginali come la sostituzione o la manutenzione di finiture e rivestimenti si parla di manutenzione ordinaria e non occorre una pratica Cila al Comune di Roma.

              Gli interventi edili che possono essere realizzati con la presentazione della pratica CILA:

              • Manutenzione straordinaria senza interventi strutturali, ma solo diversa distribuzione spazi interni;
              • Lavori di frazionamento e fusione / accorpamento delle unità immobiliari
              • Opere temporanee per un massimo di 90 giorni
              • Opere di pavimentazioni esterne
              • Intercapedini e locali tombati
              • Vasche di raccolta delle acque
              • Pannelli solari e fotovoltaici per edifici fuori dai centri storici
              • Aree ludiche senza fini di lucro

              Si può usufruire di questo strumento semplificato solo se vengono rispettate le normative antisismiche, energetiche, antincendio, igienico sanitarie, ed altre prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali (Piano regolatore e Regolamento edilizio).

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              Cila e la manutenzione straordinaria

              Sono permessi con la Cila a Roma gli interventi di manutenzione straordinaria sempre che non vi siano interventi strutturali o non cambino i parametri urbanistici.

              la cila e la manutenzione straordinaria

              Rispetto agli altri interventi dell’elenco è necessario consegnare al Comune, oltre alla comunicazione, anche una relazione asseverata di un tecnico abilitato, disegni di progetto (ante, intra e post operam) e la dichiarazione di rispetto delle normative urbanistiche locali.

              Per questo la Comunicazione per interventi di manutenzione straordinaria si chiama CILA a Roma (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata).

              Il tecnico abilitato deve inoltre dichiarare di non avere rapporti di dipendenza con l’impresa e con il committente e che gli interventi non prevedono il rilascio di un titolo abilitativo.

              E’ quindi il tecnico a caricarsi della responsabilità di dichiarare se i lavori possono essere realizzati solo con una semplice comunicazione.

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              Riferimenti normativi: la legge 73/2010

              La Legge n. 73/2010 specifica che con la sola presentazione della Cila si possono eseguire le opere di manutenzione straordinaria, così come definite dall’art.6, comma 2, lett. a del D.P.R. 380/2001.

              l’apertura di porte interne o lo spostamento di pareti interne – a patto che che non riguardino le parti strutturali dell’edificio, non comportino aumento del numero delle unità immobiliari e non implichino incremento dei parametri urbanistici.

              Norme di riferimento:

              • D.L 25 marzo 2010 n. 40 convertito con Legge 22 maggio 2010 n. 73
              • DPR 6 giugno 2001 n. 380
              • Normativa comunale ( N.T.A. del PRG vigente, R.E.G., etc..)
              • Art. 6, Comma 2, lett. a del dpr 380/2001

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              Quali documenti occorrono?

              Per la presentazione della Comunicazione Inizio Lavori Asseverata a Roma occorre preparare tutti gli allegati richiesti dalla piattaforma Suet, come l’elaborato progettuale a firma del progettista nel quale illustra gli interventi e tutte le lavorazioni interessate.

              I documenti del committente e la documentazione d’impresa.

              Per consentire al tecnico di verificare la regolarità urbanistica e catastale dello stato dei luoghi in cui si trova l’appartamento, bisogna preventivamente fornire:

              • La planimetria catastale
              • L’atto di acquisto dell’appartamento (se l’immobile è pervenuto per successione, l’atto dei precedenti possessori)
              • Eventualmente l’ultimo titolo abilitativo (Progetto della licenza edilizia)

              Reversale e modalità di pagamento della Cila

              A partire dal 1 Gennaio 2017 gli sportelli della Tesoreria sul comune di Roma inizieranno a chiudere in maniera progressiva.

              I cittadini dovranno pagare le reversali online tramite il Sistema di Riscossione Reversali (SIEeWeb) messo a disposizione sul portale del comune di Roma.

              Se hai bisogno del nostro aiuto contattaci:

              Ti aiuteremo a comprendere tutte le fasi connesse alla presentazione della CILA.

              Sistema per il pagamento delle reversali CILA (SIReWeb)

              Le reversali sono tutti quei pagamenti collegati alla presentazione di istanze presso la pubblica amministrazione: diritti di istruttoria, di segreteria, di ricerca o altro.

              La presentazione della cila deve essere accompagnata dal pagamento dei diritti di segreteria pari a € 251,24, questi oneri possono essere pagati tramite il sistema di pagamento delle riversali del Comune di Roma.

              Per farlo basta registrarsi e seguire le istruzioni.

              COME COMPILARE E PRESENTARE LA CILA A ROMA?

              Il primo passo per compilare e presentare la cila al Suet di Roma sono le credenziali di accesso del portale di Roma Capitale, una volta iscritti è possibile entrare nella piattaforma Suet e iniziare la compilazione della pratica cila.

              COSA PRESENTARE A FINE LAVORI?

              Una volta terminati i lavori di ristrutturazione edilizia occorre presentate al catasto di Roma un accatastamento per la variazione catastale con la causale modifica della planimetria catastale con le nuove distribuzioni interne, mediante la presentazione della procedura ufficiale “Doc.fa”.

              QUANTO COSTA PRESENTARE LA CILA ?

              Quanto costa la cila ? Credo che tutti voi lettori alla fine volete sapere il costo della pratica cila, benissimo iniziamo nel dire che il preventivo di un Geometra, è proporzionale alla tipologia di ristrutturazione che andrete a fare. Ad esempio:

              Una ristrutturazione standard di un taglio medio circa 60/70 mq può durare in media un mese un mese e mezzo massimo, salvo complicazioni. Lasso temporale nel quale il Geometra, se incaricato come direttore dei lavori risponderà sempre dell’esito, della buona regola d’arte dei lavori commissionati all’impresa esecutrice.

              Qua apro e chiudo parentesi, utile anche per i colleghi.

              Nella maggior parte dei casi può capitare che i committenti nonché proprietari di casa non desiderano, penso per ragioni di costi, “la figura del direttore dei lavori in cantiere come supervisore”.

              Preferiscono al contrario relazionarsi direttamente con l’impresa esecutrice, affidando ad essa la massima fiducia a tutte le lavorazioni che vengano eseguite in perfetta regola d’arte.

              Io sono sempre concorde al volere dei clienti, ma bisogna consigliarli al meglio, la cosa più responsabile da fare in queste situazioni è che il proprietario di casa si prende l’onere della direzione dei lavori. E per la redazione del collaudo a fine lavori si farà una successiva nomina al tecnico a chiusura dei lavori.

              Cosicché da esonerarlo da tutti i carichi di responsabilità dovuti ad una direzione lavori “fittizia” sottopagata o per la maggior parte di casi mai retribuita.

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              Perché è necessario il collaudo del direttore dei lavori nella pratica Cila ?

              Il collaudo a firma e timbro del direttore dei lavori (regolarmente iscritto all’albo) è necessario in quanto senza il collaudatore non è possibile chiudere il procedimento della Cila presentata nel Suet. Molti colleghi si limitano ad accatastare l’appartamento senza bene informare i proprietari della necessità del collaudo.

              Benissimo sappiate che in caso di vendita futura il notaio con buona probabilità potrebbe chiedervi il collaudo a firma di un tecnico abilitato. E aggiungo che un Fine lavori e un collaudo tardivo espone ad una sanzione di 516,00 euro (passati i tre anni dal deposito della cila).

              Differenze Cila ordinaria e cila in sanatoria

              Forse avrai sentito parlare anche di cila in sanatoria o di cila tardiva, benissimo la parola stessa già espone il concetto, rispetto alla cila ordinaria la cila in sanatoria si presenta per sanare le opere realizzate in assenza di titolo al Comune riconducibili sempre negli interventi di manutenzione straordinaria.